Serata dedicata al fuoco di San Giuseppe, che lascia l’inverno ed apre le porte alle miti serate primaverili.

Come tradizione la sera del 18 marzo, si accendono i tradizionali falò di San Giuseppe, simbolo della fine dell’inverno (forse) e l’arrivo della primavera (forse).

Il fuoco significa salutare il vecchio ed aprirsi al nuovo che arriva, abbandonare l’inverno e aspettare la primavera con i suoi colori.

La comunità riunita intorno al fuoco, le chiacchiere, la condivisione del cibo, la musica, lo stare insieme, rimandano al mondo contadino,

quando tutto era scandito dai tempi della natura (forse migliori di oggi).

La fogheraccia, conosciuta anche come focarina o focheraccia (in dialetto: fugaràza) è una celebrazione tipica del folclore romagnolo a cui apparteniamo.

Accensione ore 20:15/20.30, perciò meglio arrivare alle ore 20:00

Durante la serata: musica “fem non”, vin brulè, tè, ciambella, dolcetti, lupini, comodo parcheggio zona Ospedale di Stato a due passi.